Apertura Straordinaria in occasione della Giornata Internazionale dell'Eliminazione della Violenza contro le Donne
La mostra “Amicta” (dal latino “coprire, rivestire”), inaugurata il 17 giugno 2025 e riaperta al pubblico il 10 ottobre 2025, è stata organizzata dall’Associazione Maria SS. della Bruna in occasione dell’edizione giubilare 2025 della festa patronale di Matera.
Obiettivo: celebrare la ricchissima tradizione di abiti e mantelli con cui, nei secoli, è stata vestita la statua della Madonna della Bruna, mostrando l’evoluzione storica, artistica e devozionale della sua vestizione (dal Medioevo fino ai giorni nostri), con particolare attenzione al valore sacro e al rito intimo del “rivestire” la Vergine.
Luogo: locali adiacenti la Fabbrica del Carro trionfale, Matera.
Durata: giugno – novembre 2025 (con riapertura autunnale in occasione di un vernissage dedicato alla tradizione del puntino ad ago di Latronico).
Ideazione e curatela: dott. Fabrizio Perrone
Allestimento e collaborazione principale: stilista internazionale Michele Miglionico (che nel 2024 ha donato l’abito giubilare alla Madonna)
Progetto interterritoriale: Brand Basilicata, GAL Start2020, APT Basilicata, MATA (Museo Diocesano di Matera), Consorzio di Bonifica di Basilicata.
Contenuti principali della mostra:
Ricostruzione (con IA) dell’antica Edicola dei Tre Santi nella nicchia del 1859 (distrutta nel 1913) e della statua della Madonna della Bruna in pietra del 1699 di Tommaso Colaparente, collocata nel Salone degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile.
Esposizione dello stendardo del Capitolo Metropolitano (I metà XIX sec.) con i colori originali del manto della statua (rosso e azzurro).
Formella in olio su zinco di Maria SS. di Czestochowa.
Documenti storici dell’Archivio Diocesano (inventari 1578 e 1914, pergamene di Papa Gregorio XIII, atto del 1962 di Papa Giovanni XXIII).
Abiti sette-ottocenteschi napoletani in seta e gros de Tours, broccati, laminati, restaurati e donati da nobildonne.
Abito giubilare attuale (2024) di Michele Miglionico e relativi schizzi preparatori.
“Vestita di sole”: gigantografia moderna della Madonna della Bruna posta di fronte alla stampa ottocentesca dell’Altare della Madonna della Bruna.
Testa in cartapesta della statua (2024) di Francesca Cascione e calco in argilla.
Prototipo in resina della nuova corona per l’effigie di Gesù Bambino (2025), in oro 18 kt con diamanti, lapislazzuli, rubini e perle, realizzata dall’orafo materano Vincenzo Francesco Iacovone (per rimediare al furto del 1983).
Angioletto in cartapesta 2025 di Francesca Cascione (sostituto della testa della Madonna).
Lastra fotografica negativa su vetro della Madonna della Bruna (I metà XX sec.), originariamente in Cattedrale accanto alla formella di Czestochowa.
Sezione dedicata alla tradizione del merletto e del puntino ad ago di Latronico (con prototipi di merletti contemporanei).
La mostra unisce sapientemente tradizione e innovazione, ricerca storica, artigianato artistico, devozione popolare e alta moda, raccontando come il gesto di “rivestire” la Madonna della Bruna sia rimasto, nei secoli, un atto di amore, fede e identità della città di Matera.
In sintesi: un percorso espositivo molto ricco e curato che, per la prima volta, rende visibile al grande pubblico un patrimonio tessile e devozionale altrimenti inaccessibile, mostrando l’evoluzione dell’iconografia e della vestizione della Protettrice di Matera dal ’500 a oggi.
In collaborazione con
COLACICCO ARTIGIANATO DIGITALE
CONSORZIO DI BONIFICA BASILICATA
GAL START>2020 MATERA ORIENTALE METAPONTINO
ZIMMARI ANGELO IMPIANTI ELETTRICI CIVILI
CONDIVIDI
referente
Quando
da Sab 29 Novembre 2025
a Dom 30 Novembre 2025
Costo e Target
Gratuito
Adatto a tutti, Adatto alle famiglie, Adatto alle scuole, Adatto ai giovani 16 - 30, Adatto a pubblico di settore, Adatto agli adulti
SOSTENUTO / PATROCINATO
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