

MATERA L'ARTE CHE UNISCE 2.0
Domani 28 febbraio 2025 ore 18.00 a Matera presso Sale espositive BW Plus, Via Gravina snc sarà inaugurata all’interno, della 9° edizione della Rassegna Internazionale di Arte Visuale “Matera l’Arte che Unisce – 2.0” organizzata dal MIP - Matera International Photography APS – ETS che si terrà dall’28 febbraio 2025 al 6 gennaio 2026, e riflette sul concetto di “Nuovo Umanesimo al tempo della transdisciplinarietà”, la mostra personale dell’artista visivo Antonello Di Gennaro.
Matera, con la sua storia stratificata, diventa palcoscenico ideale per una rassegna transdisciplinare che esplora il tema del “Nuovo umanesimo”, inteso come rinnovato spazio di pensiero. Il progetto è diffuso perché si sviluppa attraverso una rete di sedi espositive dislocate per la città con focus specifici su scultura, installazioni site-specific di grandi dimensioni e di forte impatto, performance, cinema, fotografia, arti visive, ognuno pensato e strutturato come un invito allo spettatore a riflettere sulle relazioni tra uomo, natura e tempo in dialogo con il particolare ed evocativo contesto urbano e naturale di Matera.
In questo dialogo si inserisce la mostra Arte, Architettura e Design nel Territorio di Antonello Di Gennaro a cura di Carla Cantore.
“Naturalmente, il design ci circonda: è nelle nostre case, ma anche negli studi di architettura, nei negozi di arredamento, negli hotel; ma dove sono le sorgenti nascoste di questa disciplina? Dove possiamo scoprirne davvero la storia, le declinazioni assunte nel tempo, le curiosità legate a oggetti e idee che hanno cambiato la nostra vita senza che, magari, neppure ce ne accorgessimo? Un ossimoro particolarmente intrigante che caratterizza la mostra è quello della “localizzazione globalizzata”: del fatto cioè che oggetti ideati a livello locale poi assurgono a prodotti desiderati, amati, celebrati in tutto il mondo. Il fatto che le cose nascano in un luogo preciso per poi diffondersi ovunque. È, infatti, proprio lì e in nessun altro posto che si genera quel rigagnolo che poi diventa fiume e sfocia nel mare nostrum per poi arrivare agli oceani. È una questione di genius loci, si potrebbe dire. Il concetto di genius loci è molto difficile da definire nonostante sia al centro di numerose riflessioni, soprattutto a partire dal celeberrimo libro di Christian Norberg-Schulz, Genius Loci: Towards a Phenomenology of Architecture del 1979. Richiama un’idea di sacralità del luogo, una dimensione fondativa, dell’origine di una comunità che si insedia in un territorio per trovarvi identità e difendersi dagli invasori possibili. Oggi con il termine genius loci si intende comunemente l’insieme di elementi tipici di un dato luogo, tali da renderlo distintivo, cioè diverso dagli altri e come tale riconoscibili, come l’antico monastero e ipogei San Nicola dei Greci e Madonna delle Virtù nel cuore dei Rioni dei Sassi della città di Matera ed ecco che il design si affianca al concetto di territorio, considerato come il prodotto di un dialogo tra l’uomo e la natura, un insieme dinamico di caratteri sociali e culturali che interagiscono con gli ecosistemi naturali, nel tempo della storia, in una certa area geografica (Magnaghi, 2000; Dematteis 1994). La ricerca fotografica di Antonello Di Gennaro si intreccia con il processo di qualificazione culturale dell’oggetto moderno di design. Il fotografo partendo da un processo progettuale più ampio, è stato in grado di amplificare lo sguardo ed essere di supporto ad una conoscenza più approfondita del territorio materano. Nel definire l’immagine dell’oggetto di design, la fotografia di Di Gennaro ha costruito una narrazione visiva attraverso una soluzione fotografica inattesa (grazie a diversi accorgimenti: il punto di ripresa, la composizione, la scenografia, un certo tipo di illuminazione, ecc.) aggiungendo un ulteriori quid al valore dell’oggetto ritratto e al contesto nel quale esso è stato rappresentato. Del resto, l’immagine fotografica è un manufatto artigianale complesso e quindi, anche in questo caso si tratta di un “progetto”, al pari dell’oggetto che riproduce e della grafica, con la quale la foto condivide costantemente lo spazio della pagina, stampata o digitale che sia, in un rapporto di sinergica complicità o al contrario di necessario compromesso. Complessità che può nascere come risultato della creatività del solo fotografo e del suo linguaggio espressivo, facendo dell’autore della fotografia in certi casi il reale inventore dell’immagine di quel prodotto come è avvenuto con le opere realizzate dal fotografo Di Gennaro. Potremmo definire come è stato indicato in un articolo di Giovanna Calvenzi e Paolo Lazzarin affiancati questa volta da Gabriele Basilico e Alfredo Cella, che riprendeva e approfondiva i temi già affrontati con un articolo precedente del 1978 insieme al un testo di Angelo Maggi sulla fotografia di Giorgio Casali dedicata specificamente al design, nel quale l’autore sancisce la rilevanza dell’opera di Casali come “testimone chiave di quel sogno italiano nei cui valori estetici si sviluppa l’espressione di una società evoluta e progressista tesa a rinnovarsi con impegno e passione” potremmo definire nello stesso modo le opere di Antonello Di Gennaro photographer designer cioè un vero “progettista” della fotografia.”
Carla Cantore | Curatrice, Docente Master II Livello in Neuroestetica Università di Roma – Tor Vergata
ARTE, ARCHITETTURA E DESIGN NEL TERRITORIO
In collaborazione con la IX edizione della Giornata del design italiano “Disuguaglianze”.
Artista: Antonello Di Gennaro
Curatela: Carla Cantore
Luogo: Sale espositive presso la BW Plus – Via Gravina snc - Matera
Periodo: 28 febbraio 2025 / 6 gennaio 2026
Orari: 17-19
www.materainternationalphotography.com
Info aggiuntive
ART, ARCHITECTURE AND DESIGN IN THE TERRITORY
Tomorrow, February 28, 2025 at 6:00 pm in Matera at the BW Plus exhibition rooms, Via Gravina snc, the solo exhibition of the visual artist Antonello Di Gennaro will be inaugurated within the 9th edition of the International Visual Art Exhibition “Matera l’Arte che Unisce – 2.0” organized by MIP - Matera International Photography APS – ETS which will be held from February 28, 2025 to January 6, 2026, and reflects on the concept of “New Humanism in the time of transdisciplinarity”.
Matera, with its stratified history, becomes the ideal stage for a transdisciplinary exhibition that explores the theme of “New Humanism”, understood as a renewed space for thought. The project is widespread because it develops through a network of exhibition venues spread across the city with specific focuses on sculpture, large-scale and high-impact site-specific installations, performance, cinema, photography, visual arts,each conceived and structured as an invitation to the viewer to reflect on the relationships between man, nature and time in dialogue with the particular and evocative urban and natural context of Matera.
The exhibition Art, Architecture and Design in the Territory by Antonello Di Gennaro, curated by Carla Cantore, fits into this dialogue.
"Of course, design surrounds us: it is in our homes, but also in architecture studios, furniture stores, hotels; but where are the hidden sources of this discipline? Where can we really discover its history, the declinations it has assumed over time, the curiosities linked to objects and ideas that have changed our lives without us, perhaps, even realizing it?
A particularly intriguing oxymoron that characterizes the exhibition is that of “globalized localization”: the fact that objects conceived at a local level then rise to products desired, loved, celebrated throughout the world. The fact that things are born in a specific place and then spread everywhere. It is, in fact, right there and nowhere else that that trickle is generated that then becomes a river and flows into the mare nostrum to then reach the oceans.
It’s a question of genius loci, one might say. The concept of genius loci is very difficult to define despite being at the center of numerous reflections, especially starting from the famous book by Christian Norberg-Schulz, Genius Loci: Towards a Phenomenology of Architecture from 1979. It recalls an idea of sacredness of the place, a founding dimension, of the origin of a community that settles in a territory to find its identity and defend itself from potential invaders.
Today, the term genius loci commonly refers to the set of typical elements of a given place, such as to make it distinctive, that is, different from others and as such recognisable, such as the ancient monastery and hypogea of San Nicola dei Greci and Madonna delle Virtù in the heart of the Rioni dei Sassi of the city of Matera and here design is placed alongside the concept of territory, considered as the product of a dialogue between man and nature, a dynamic set of social and cultural characteristics that interact with natural ecosystems, over the course of history, in a certain geographical area (Magnaghi, 2000; Dematteis 1994).
Antonello Di Gennaro’s photographic research is intertwined with the process of cultural qualification of the modern design object. The photographer, starting from a broader design process, was able to amplify the gaze and support a deeper knowledge of the Matera area.
In defining the image of the design object, Di Gennaro's photography has constructed a visual narrative through an unexpected photographic solution (thanks to various devices: the shooting point, the composition, the scenography, a certain type of lighting, etc.) adding a further quid to the value of the object portrayed and the context in which it was represented. After all, the photographic image is a complex artisanal product and therefore, also in this case it is a "project", like the object it reproduces and the graphics, with which the photo constantly shares the space of the page, whether printed or digital, in a relationship of synergic complicity or on the contrary of necessary compromise.
Complexity that can arise as a result of the creativity of the photographer alone and his expressive language, making the author of the photograph in some cases the real inventor of the image of that product as happened with the works created by the photographer Di Gennaro. We could define as it was indicated in an article by Giovanna Calvenzi and Paolo Lazzarin, supported this time by Gabriele Basilico and Alfredo Cella, who resumed and deepened the themes already addressed in a previous article from 1978
1978 together with a text by Angelo Maggi on the photography of Giorgio Casali dedicated specifically to design, in which the author establishes the importance of Casali's work as "a key witness of that Italian dream in whose aesthetic values the expression of an evolved and progressive society aimed at renewing itself with commitment and passion develops" we could define in the same way the works of Antonello Di Gennaro as a photographer designer, that is, a true "designer" of photography."
Carla Cantore | Curator, Teacher Master II Level in Neuroaesthetics University of Rome – Tor Vergata
ARTISTI
SOSTENUTO / PATROCINATO
Con il patrocinio
Link utili
HASHTAG: #materainternationalphotography, #matera, #antonellodigennaro, #cittadeisassi, #carlacantore, #architettura, #design, #territorio, #arte
CONDIVIDI
MATERA L'ARTE CHE UNISCE 2.0 - 9° RASSEGNA INTERNAZIONALE DI ARTE VISUALE
Vedi tutti gli eventi del progettoARTE, ARCHITETTURA E TERRITORIO
0referente
Quando
da Ven 28 Febbraio 2025
a Mar 06 Gennaio 2026
Costo e Target
Gratuito
Adatto a tutti, Adatto alle famiglie, Adatto alle scuole, Adatto ai giovani 16 - 30, Adatto a pubblico di settore, Adatto agli adulti
ARTISTI
SOSTENUTO / PATROCINATO
Con il patrocinio
Link utili
HASHTAG: #materainternationalphotography, #matera, #antonellodigennaro, #cittadeisassi, #carlacantore, #architettura, #design, #territorio, #arte