Gli autori dei Carri Trionfali della Madonna della Bruna
Il volto antichissimo di Matera appare il 2 luglio con
la festa della Bruna, quando cristianesimo e paganesimo
si fondono per esaltare la madre sublimata, raffigurata
nella Madonna della Bruna. La sera di quel giorno un
corteo, reso affascinante dalla scorta di cavalieri in
costume di epoca indefinita, accompagna l’immagine della
Madre divina, dalla periferia della città fino al Duomo,
portandola in trionfo su un maestoso carro di cartapesta
allestito in ricco stile barocco.
Giunto sulla piazza antistante, allo squillo del
trombettiere dei Cavalieri della Bruna e recando ancora
su di sé la sacra effigie, il carro compie tre giri,
“vincolando” la Vergine a protezione della città. Un
rito che esprime quasi un’agonia che prelude alla morte,
poiché, depositata la Madonna in cattedrale, il manufatto
di cartapesta ripercorre a ritroso parte del tragitto
fino alla piazza principale della città, dove l’attende
una marea di gente per assaltarlo e “spolparlo” fino
all’ossatura di legno e portarne con sé i pezzi: reliquia
che diventa il segno di una promessa di rinascita e il
simbolo della forza rigeneratrice creata col sacrificio del
“capro espiatorio”, smembrato e “mangiato” ogni 2 luglio.
Ma su quella stessa ossatura l’anno successivo riapparirà
un nuovo carro più bello e più sontuoso dei precedenti
per ricordare che l’esistenza rinasce dal disfacimento,
ripetendo il perenne ciclo nascita-morte-rinascita.
Info aggiuntive
L’itinerario della mostra è pensato per introdurre il
visitatore nell’“anima” del carro trionfale della Madonna
della Bruna, soprattutto mediante sia il racconto fotografico
dei manufatti realizzati dal Seicento ad oggi e sia miniature
dei medesimi, realizzate da semplici cittadini, in dimensioni
che vanno da appena cinque centimetri a oltre un metro.
Se da una parte le istantanee fotografiche - presentate
non mediante pedissequa cronologia storica, bensì attraverso
le famiglie dei loro autori - evidenziano il carattere della
permanenza di una tradizione, presente anche in numerose altre
feste patronali, dall’altra, invece, pone in risalto l’aspetto
peculiare della fugacità che caratterizza il carro trionfale
materano, ogni anno distrutto e ricostruito. L’aspetto
effimero, fugace, però, è di fatto apparente, dal momento che
la continuità storica, la permanenza, viene “travasata” nei
luoghi in cui i materani vivono e lavorano, perché i pezzi
dei carri distrutti vengono poi là “materialmente” custoditi
ed esibiti, e perché i carri - ancora là, nelle case - sono
rigenerati in miniature realizzate da semplici privati.
Lungo il percorso di visita alla mostra si potranno
ammirare, altresì, molti pezzi depredati con lo “strazzo”
delle passate edizioni della festa, manichini che indossano
i costumi dei Cavalieri della Bruna e altri oggetti collegati
a questa secolare tradizione. Il tutto è illustrato con
notizie sia sulle famiglie degli autori dei carri, sia su
episodi storici particolari che hanno interessato questa
enorme macchina barocca annualmente preparata per il trionfo
della Bruna.
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L'Ostinata Certezza della Rinascita
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da Dom 04 Luglio 2021
a Lun 20 Settembre 2021
Costo e Target
Gratuito
Adatto a tutti, Adatto alle famiglie, Adatto alle scuole, Adatto ai giovani 16 - 30, Adatto a pubblico di settore, Adatto agli adulti
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