Una storia di musica e vita
Festival della parola | abitare poeticamente la città
Andrea Gargiulo, pianoforte
Silvana Kühtz, voce in parola, ricerche, testo e regia
Lisa Manosperti voce in canto
La storia dei grandi del jazz rievocata attraverso i racconti stravaganti a tratti leggendari di Pannonica, detta Nica, baronessa Kathleen Anne Pannonica Rothschild de Koenigswarter.
Uno spettacolo che porta il pubblico a calarsi nell’atmosfera dell’epoca del jazz.
Ad accompagnare lo spettatore in questo viaggio musicale Silvana Kühtz, ricercatrice universitaria e poeta barese, che studia e riscrive la storia del jazz attraverso una lunga e meticolosa ricerca di fonti e la racconta vestendo proprio i panni della baronessa Pannonica. Andrea Gargiulo, musicista, accompagna al piano le storie recitate con i grandi classici del jazz riarrangiati.
New York, anni ‘40. Miles Davis, Chet Baker, Thelonious Monk, Billie Holiday non avevano ancora idea di star scrivendo la storia di un nuovo genere musicale, il jazz. A rievocare quell’epoca, con quelle sonorità nuove sono le parole di Pannonica, baronessa Kathleen Anne Pannonica Rothschild, mecenate e appassionata nel mondo del jazz che abbandonò la società britannica ricca di glamour per immergersi nel mondo della musica a cui sentiva di appartenere.
“Non è che i jazzisti muoiano giovani, è che invecchiano più in fretta, vivono mille anni nella musica che suonano”.
Attraverso le parole messe in bocca a Pannonica, Silvana Kühtz ricostruisce le personalità dei grandi del jazz, con gli aneddoti ricercati, le fotografie originali, gli episodi e gli incontri realmente accaduti. Ed emerge una storia nuova, originale, oltre i libri del jazz: come quella in cui la baronessa si trasferì nella suite dell’hotel Stanhope di New York dove ospitò vari amici musicisti fra cui Thelonious Monk e dove poi morì improvvisamente Charlie Parker. O come quella in cui si racconta della baronessa e i suoi trecento gatti.
Semplici ingredienti eppure lo spettatore, che sia amante e conoscitore del genere o no, si trova proiettato in un’atmosfera in cui i suoni del sassofono di Charlie Parker o la tromba di Miles Davis sono ritmi inconfondibili, i ritmi del bepop che dà anche il nome allo spettacolo, il jazz della fine degli anni 30, quando non è più ballabile e diventa linguaggio per ascoltatori attenti.
Gli spettatori sono trasportati da musica, parole e fotografie proiettate sulla scena, in un periodo che ha visto i grandi protagonisti della storia della musica afro-americana vivere, amare, soffrire per affermare il loro diritto ad esprimersi.
La storia dei grandi del jazz rievocata attraverso i racconti stravaganti a tratti leggendari di Pannonica, detta Nica, baronessa Kathleen Anne Pannonica Rothschild de Koenigswarter.
Uno spettacolo che porta il pubblico a calarsi nell’atmosfera dell’epoca del jazz.
Ad accompagnare lo spettatore in questo viaggio musicale Silvana Kühtz, ricercatrice universitaria e poeta barese, che studia e riscrive la storia del jazz attraverso una lunga e meticolosa ricerca di fonti e la racconta vestendo proprio i panni della baronessa Pannonica. Andrea Gargiulo, musicista, accompagna al piano le storie recitate con i grandi classici del jazz riarrangiati.
New York, anni ‘40. Miles Davis, Chet Baker, Thelonious Monk, Billie Holiday non avevano ancora idea di star scrivendo la storia di un nuovo genere musicale, il jazz. A rievocare quell’epoca, con quelle sonorità nuove sono le parole di Pannonica, baronessa Kathleen Anne Pannonica Rothschild, mecenate e appassionata nel mondo del jazz che abbandonò la società britannica ricca di glamour per immergersi nel mondo della musica a cui sentiva di appartenere.
“Non è che i jazzisti muoiano giovani, è che invecchiano più in fretta, vivono mille anni nella musica che suonano”.
Attraverso le parole messe in bocca a Pannonica, Silvana Kühtz ricostruisce le personalità dei grandi del jazz, con gli aneddoti ricercati, le fotografie originali, gli episodi e gli incontri realmente accaduti. Ed emerge una storia nuova, originale, oltre i libri del jazz: come quella in cui la baronessa si trasferì nella suite dell’hotel Stanhope di New York dove ospitò vari amici musicisti fra cui Thelonious Monk e dove poi morì improvvisamente Charlie Parker. O come quella in cui si racconta della baronessa e i suoi trecento gatti.
Semplici ingredienti eppure lo spettatore, che sia amante e conoscitore del genere o no, si trova proiettato in un’atmosfera in cui i suoni del sassofono di Charlie Parker o la tromba di Miles Davis sono ritmi inconfondibili, i ritmi del bepop che dà anche il nome allo spettacolo, il jazz della fine degli anni 30, quando non è più ballabile e diventa linguaggio per ascoltatori attenti.
Gli spettatori sono trasportati da musica, parole e fotografie proiettate sulla scena, in un periodo che ha visto i grandi protagonisti della storia della musica afro-americana vivere, amare, soffrire per affermare il loro diritto ad esprimersi.
Silvana Kühtz, barese, dalla formazione scientifica e umanistica, laureata al Politecnico di Bari, con un dottorato britannico, formatasi in UK, Usa e Italia sui temi della comunicazione e della performance attoriale, ha un master in Comunicazione integrata, è docente e ricercatrice all’Università della Basilicata, dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (Matera), conduce seminari sui temi della creatività e sensorialità e laboratori di lettura espressiva. Ha vinto nel 2014 il premio salernitano Alfonso Gatto per la poesia, alla sua trentesima edizione, con la silloge inedita 30 giorni una Terra e una Casa, pubblicata poi dall’editore Campanotto di Udine. Finalista al premio InediTo, festival delle colline torinesi 2016 con una nuova silloge in cerca di editore, Viscera. Per Spagine di Lecce ha pubblicato nel 2018 Quel che resta del bello, piccole prose, e per Musicaos, Manuale di Fisica Ostica. Nel 2022 ha curato un quaderno della Fondazione Dioguardi Su la bellezza così antica e così nuova della città. Ha fondato nel 2005 il collettivo Poesia in Azione. È convinta che la poesia sia per tutti.
Andrea Gargiulo pianista napoletano inizia giovanissimo lo studio del pianoforte con la madre Luisa Nunziata, docente del conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. Vince i concorsi pianistici di Morcone, Salerno e Caserta dove viene notato dal M° Sergio Fiorentino, con cui prosegue gli studi in conservatorio diplomandosi nel 1989. Collabora con numerosi musicisti jazz di fama internazionale. Si diploma in musica corale e direzione di coro con il M° Carmine Pagliuca nel 1993 e nel 1994 ottiene la cattedra di jazz istituita nel conservatorio di Cosenza dove crea una big band di cui è arrangiatore e direttore e con cui si esibisce in numerose rassegne e festival. Attualmente è titolare della classe di esercitazioni corali presso il conservatorio Piccinni di Bari. È direttore artistico di “MusicaInGioco”, progetto didattico sperimentale ispirato a “El Sistema” di Abreu, che è tra i riferimenti didattici del sistema nazionale delle orchestre giovanili coordinato da Federculture e presieduto da Claudio Abbado e Abreu. Collabora con il collettivo POESIA IN AZIONE dal 2013.
Andrea Gargiulo pianista napoletano inizia giovanissimo lo studio del pianoforte con la madre Luisa Nunziata, docente del conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. Vince i concorsi pianistici di Morcone, Salerno e Caserta dove viene notato dal M° Sergio Fiorentino, con cui prosegue gli studi in conservatorio diplomandosi nel 1989. Collabora con numerosi musicisti jazz di fama internazionale. Si diploma in musica corale e direzione di coro con il M° Carmine Pagliuca nel 1993 e nel 1994 ottiene la cattedra di jazz istituita nel conservatorio di Cosenza dove crea una big band di cui è arrangiatore e direttore e con cui si esibisce in numerose rassegne e festival. Attualmente è titolare della classe di esercitazioni corali presso il conservatorio Piccinni di Bari. È direttore artistico di “MusicaInGioco”, progetto didattico sperimentale ispirato a “El Sistema” di Abreu, che è tra i riferimenti didattici del sistema nazionale delle orchestre giovanili coordinato da Federculture e presieduto da Claudio Abbado e Abreu. Collabora con il collettivo POESIA IN AZIONE dal 2013.
Biglietti euro 10
Ridotto euro 7 per soci Arteria, Unitep, studenti.
Ridotto euro 7 per soci Arteria, Unitep, studenti.
Info aggiuntive
Prenotazioni nei 7 giorni precedenti l'evento tramite
Messaggio Whatsapp 3351267243
E-mail prenotazioni@arteriamatera.it
Prevendita presso Cartoleria Montemurro, via delle Beccherie 69 tel. 0835333411
SOSTENUTO / PATROCINATO
Con il patrocinio
Vivaverdi Multikulti 2023
Vedi tutti gli eventi del progettoTo be or not to be... bop
0
musica
referente
Per informazioni sull'evento:
loredana paolicelli
Telefono: 3334984245
Email: loredanapaolicelli@icloud.com
Quando
Sab 02 Settembre 2023
dalle h 20.30 alle h 23.00
Orario consigliato di arrivo: 20:00
Costo e Target
A pagamento
Adatto a tutti
SOSTENUTO / PATROCINATO
Con il patrocinio