Interpretazioni classiche
Antonio Chiarello, clarinetto
Francesco Peverini, violino e viola
Angela Zaccaria, pianoforte
Il clarinetto nasce come evoluzione dello chalumeau nella seconda metà del 700 ed il primo compositore ad intuirne le potenzialità è Wolfgang Amadeus Mozart, soprattutto dopo l’incontro con il valente strumentista Anton Stadler. Il primo componimento nato da questo sodalizio è il celebre “Trio dei birilli” per clarinetto viola e pianoforte, che è la prima composizione per questa formazione ma anche la prima in assoluto dove il clarinetto ha un ruolo solistico, in questo caso alla pari con il pianoforte e la viola.
Nel corso dell’800 il trio scritto da Mozart ispira diversi altri compositori, tra cui Schumann, mentre altri (Beethoven, Brahms) esplorano l’utilizzo del violoncello al posto della viola.
Nel ‘900 invece il trio con clarinetto inizia ad essere concepito impiegando il violino, che consente sonorità più in linea con le necessità espressive post-romantiche. In questo secolo di cambiamenti rapidi e profondi si passa quindi in pochi anni dalla nostalgica malinconia tardo-romantica di Bruch all’abbandono dell’armonia e della ritmica tradizionale con Berg e Bartok, che producono i primi rivoluzionari esempi di trio con clarinetto e violino. Questa formazione attirerà in seguito altri illustri autori, tra cui Milhaud e Kachaturian, fino al recente Trio di Menotti.
Il programma proposto è un viaggio a cavallo tra i due secoli, che include composizioni meno conosciute e di esecuzione non frequente, oltre ad offrire l’inconsueta possibilità di ascoltare un trio con clarinetto che si esibisce nello stesso concerto sia nella versione con viola che in quella con violino.
Programma
Robert Schumann (1810 - 1856)
Märchenerzählungen, op. 132 (1853)
per clarinetto, viola e pianoforte
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Lebhaft, nicht zu schnell (si bemolle maggiore
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Lebhaft und sehr markirt (sol minore)
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Ruhiges Tempo, mit zartem Ausdruck (mi minore)
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Lebhaft, sehr markirt (si bemolle maggiore)
Max Bruch (1838 - 1920)
Dagli 8 pezzi op. 83 (1910)
per clarinetto, viola e pianoforte
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Rumänische Melodie: Andante (fa minore)
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Nachtgesang: Andante con moto (sol minore)
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Allegro vivace, ma non troppo (si maggiore)
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Moderato (mi bemolle minore)
Béla Bartók (1881 - 1945)
Contrasti, BB 116, SZ (1938)
per clarinetto violino e pianoforte
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Verbunkos (Danza del reclutamento) - Moderato ben ritmato
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Pihenő (Riposo) - Lento
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Sebes (Veloce) - Allegro vivace
Gian Carlo Menotti (1911 - 2007)
Trio (1996)
per clarinetto, violino e pianoforte
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Capriccio, allegro
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Romanza, andante espressivo
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Envoi
Francesco Peverini: Inizia lo studio del violino all'età di cinque anni, proseguendo la sua formazione sotto la guida diEduard Melkus, Salvatore Accardo, Riccardo Brengola, Aaron Rosand e Felix Ayo.
Oltre all'attività solistica, é stato primo violino del "Quartetto Prometeo" con il quale ha vinto numerosi concorsi internazionali tra cui il primo premio al "Prague Spring International Music Competition" nel 1998. Con questa formazione ha suonato per prestigiose società concertistiche, tra cui: Wigmore Hall di Londra, Salle Cortot e Musèe D'Orsay di Parigi, Accademia di S.Cecilia di Roma, Società del Quartetto di Milano ecc. Notevolmente interessato all'esecuzione e alla divulgazione della musica contemporanea, ha fatto parte dell' Ensemble "PMCE", gruppo in residence presso il Parco della Musica di Roma, nel quale ha ricoperto il ruolo di Primo Violino Solista. É titolare della cattedra di Musica da camera presso il Conservatorio “Niccolò Piccinni" di Bari. Suona un violino "Carlo Antonio Testore" del 1727.
Antonio Chiarello: Nato a Milano nel 1964, ha studiato presso la Civica Scuola di Musica di Milano. Dopo il diploma si é perfezionato con Antony Pay e Thomas Friedli, ed in seguito con Paolo Beltramini, Bruno Di Girolamo, Gabriele Mirabassi, Stefano Novelli, Luca Milani. Facendo tesoro della propria passione per il teatro, ha scritto e rappresentato nel 2022 un monologo con musica dal vivo dal titolo “Io, Clarinetto”, cui è seguito un secondo spettacolo dedicato a Benny Goodman, dal titolo “The King of Swing”.
Angela Zaccaria: Pianista accompagnatrice e camerista, ha lavorato come maestro collaboratore presso la Fondazione Petruzzelli di Bari e per l’Opera Studio di Santa Cecilia a Roma, con docenti quali Renata Scotto.È pianista accompagnatrice in concorsi lirici e masterclasses di canto e strumentali, collaborando con artisti quali B. Manca di Nissa, A. Antoniozzi, V. Genaux, F. Meli, N. Alaimo, S.Gamberoni, F.Loi, F.Cusano, A.Moccia. E’ stata maestro sostituto e al fortepiano per l’Opera studio Ticino Musica a Lugano, maestro di palcoscenico per il Festival della Valle d’Itria, accompagnatore pianistico presso il Conservatorio G. Verdi di Milano. Diplomata in pianoforte e clavicembalo , ha studiato con i Maestri U. Finazzi presso il Conservatorio G. Verdi di Milano e A. Silva, A. Coen e L. Paolicelli presso il Conservatorio E. R. Duni di Matera. Ha frequentato il corso di Maestro collaboratore presso il TLS A.Belli di Spoleto ed il corso triennale di musica da camera con P.Masi presso l’Accademia pianistica “Incontri col Maestro” di Imola. Attualmente è docente di Accompagnamento pianistico presso il Conservatorio N. Piccinni di Bari
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