PERFORMANCE TEATRALE

"La Nascita", scritto da Emilio Andrisani, ruota intorno al tema del Natale. CHIARA è tornata a raccontare il valore del presepe che Francesco realizzò a Greccio nel 1223. Vi è la parabola della nascita di una creatura straordinaria, ma strada facendo, in compagnia di un personaggio locale, scopre, in una ambientazione dai tempi moderni, altre parabole trasversali di nascite, altrettanto complesse, come quella della creatura straordinaria.  Come nelle vicissitudini di Maria, vi sono altre Maria, che percorrendo il sentiero disseminato da attrazioni locali, di questo presepe contemporaneo, narrano direttamente, parabole di un quotidiano sconfortante, grondante  efferatezze inverosimili e  sensibilità inattese. Le storie, come nei dipinti di arte d'avanguardia, raccontano nascite in diverse situazioni di disperazione. Il coraggio e l’immensa determinazione, non attenuano l’indole materna neanche dinanzi alla constatazione di indifferenza, che la comunità, resa cieca dall'effimero della modernità, mette in evidenza.  Le diverse storie sono collegate, oltre che dalle considerazioni di Chiara e dal commento dell’accompagnatore del posto, anche da un canto specificatamente locale.  Questa è la Natalità raccontata da Francesco:“...vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato...” (Tommaso da Celano 1,30,84 in FF 468), una narrazione che non ha similitudine con i tanti presepi viventi disseminati in ogni dove. In questa azione teatrale, non è riproposto il presepe di allora, anche se gli accadimenti sono pregni di quello spirito e vi è l'intento di restituirne il messaggio nella sua autenticità.