Generazione lucana
Una volta qualcuno ha detto che le più grandi imprese possono venir fuori quando chi le compie agisce al buio, animato solo da entusiasmo ed incoscienza. Quel qualcuno si chiamava Oliver Cromwell e nulla ha a che fare con la storia (tutta ancora da scrivere) che vogliamo raccontarvi oggi.
Un giorno Michele di Grassano telefona a Giulio di Miglionico e gli propone di fare squadra perché ha un tarlo: che i paesini lucani non siano più “cattedrali nel deserto”, ma possano vivere, essere dinamici e – perché no? – anche a misura di giovani! Si innesca così un tam-tam di messaggi via chat, incontri e telefonate non solo con gli amici, ma anche tra gli amici di amici. Nel corso di #stay2 vengono arruolati anche Egidio da San Giorgio e Raffaele di Matera. Giorno dopo giorno l’unione del gruppo si cementa, iniziano a germogliare le idee, sinché nasce Generazione lucana.
E allora, dovendo scegliere un titolo per la nostra storia –ogni storia che si rispetti ne deve avere uno – il titolo non può che essere Generazione lucana 2.0.19. Ci è parso più che appropriato perché sottolinea l’intento finale del progetto: la nascita di un “incubatore culturale” di idee, stimoli, progetti in una terra, la Basilicata, fortemente penalizzata da spopolamento, invecchiamento della popolazione, carenza di infrastrutture e vie di collegamento efficienti.
Ovviamente, dato che nessuno di noi ha la bacchetta magica, non abbiamo promesse da fare né ricette miracolose da proporre. Vogliamo piuttosto condividere proposte con tutti quei giovani lucani pronti a uscire dall’anonimato, disfarsi della rassegnazione, scrollarsi di dosso fatalismo e vecchi modi di pensare. A tutti facciamo appello: abbiamo bisogno di Voi per provare a cambiare le cose!
A che scopo? Prenderci in mano il futuro, immaginare la nostra terra come un luogo in cui poter essere resilienti, magari un luogo dove poter fare ritorno e non solo da cui partire e/o fuggire; mettere a sistema le tante risorse naturali, culturali, paesaggistiche (e chi più ne ha più ne metta) per invertire la triste tendenza che vede la nostra Regione quasi sempre agli ultimi posti nelle classifiche nazionali per ricchezza pro capite, grado di istruzione, occupazione…
Così come l’hanno concepita i suoi ideatori, Generazione lucana intende essere trasversale, poiché si rivolge indistintamente a tutti i giovani lucani – residenti e fuori sede, disoccupati, studenti e lavoratori; il nostro progetto è corale e inclusivo in quanto aspira a creare una rete che, come un’onda, possa propagare entusiasmo e competenze, saperi e proposte concrete. A tale proposito stiamo organizzando un primo raduno dei giovani lucani, due giorni di formazione e condivisione di proposte concrete che si terrà nel Castello del Malconsiglio a Miglionico, tra il 28 ed il 29 Luglio.
Crediamo sia importante incontrarsi e aggregarsi, conoscersi e scambiare pareri. La parola d’ordine è “l’unione fa la forza”: ciò non significa essere contro qualcuno, ma lavorare con in testa l’interesse comune, con un riguardo particolare ai bisogni ed alle esigenze dei giovani.
Siamo convinti che dobbiamo iniziare a incidere davvero sulla vita quotidiana dei territori lucani: solo con la partecipazione attiva di molti però, Generazione lucana potrebbe essere l’inizio di una bella storia da raccontare come esempio di quel che accade quando i giovani si rimboccano le maniche e agiscono, invece di restare in attesa o, peggio ancora, di perdere la speranza!
Finora abbiamo già incontrato molti coetanei pronti ad impegnarsi, ma speriamo di crescere ancora, di diventare così tanti da avere difficoltà a ricordarsi i nomi di tutti.