“ᴠᴇʀɢɪɴᴇ ᴍᴀᴅʀᴇ, ғɪɢʟɪᴀ ᴅᴇʟ ᴛᴜᴏ ғɪɢʟɪᴏ,

ᴜᴍɪʟᴇ ᴇ ᴀʟᴛᴀ ᴘɪᴜ̀ ᴄʜᴇ ᴄʀᴇᴀᴛᴜʀᴀ,

ᴛᴇʀᴍɪɴᴇ ғɪssᴏ ᴅ'ᴇᴛᴛᴇʀɴᴏ ᴄᴏɴsɪɢʟɪᴏ,

ᴛᴜ sᴇ' ᴄᴏʟᴇɪ ᴄʜᴇ ʟ'ᴜᴍᴀɴᴀ ɴᴀᴛᴜʀᴀ

ɴᴏʙɪʟɪᴛᴀsᴛɪ sɪ̀, ᴄʜᴇ 'ʟ sᴜᴏ ғᴀᴛᴛᴏʀᴇ

ɴᴏɴ ᴅɪsᴅᴇɢɴᴏ̀ ᴅɪ ғᴀʀsɪ sᴜᴀ ғᴀᴛᴛᴜʀᴀ”

 

Così Dante si esprimeva nel XXXIII canto del Paradiso per rivolgersi a Maria madre di Gesù. Venerata come "Santissima Madre di Dio" dai cattolici e dagli ortodossi (che la onorano del titolo di Θεοτόκος, Theotókos), la sua santità è comunque riconosciuta dalla Comunione anglicana e anche da confessioni protestanti come quella luterana. Alla Vergine Maria è dedicata una sūra nel Corano, anche per l'Islam essa è madre vergine di Gesù e discendente di Re David. Quasi tutti i compositori hanno dedicato al suo “nome dolcissimo” almeno una composizione.

La preghiera intonata dall’arcangelo Gabriele nell’annunciazione, è diventata il testo da musicare.

 

Il concerto che proponiamo è un breve excursus tra le varie Ave Maria di compositori noti e meno noti, della tradizione e contemporanei, inframezzato da alcune riflessioni.