Totentanz medioevale in chiave contemporanea
Lo spettacolo sarà anticipato, sempre nel Teatro Stabile (Sala degli specchi) da un incontro su danza e filosofia con Roberto Castello, Maurizio Zanardi (filosofo), Romano Gasparotti (filosofo) in occasione dell'uscita del volume Sulla danza (Cronopio Edizioni). In girum imus nocte et consumimur ignidi: Roberto Castello collaborazione: intera compagnia interpreti: Mariano Nieddu, Stefano Questorio, Giselda Ranieri, Irene Russolilloassistente: Alessandra Morettiluci, musica e costumi: Roberto Castellocostumi realizzati: Sartoria Fiorentina, Csilia Evingerproduzione: ALDES durata: 1 ora Una storia di demoni e farfalle con spettrali velature di gocce che, proiettate sulla parete, rappresentano lunica scenografia. Lugubri accenti da carnevale nordico. Eleganti abiti neri e corpi stilizzati. Uno straordinario meccanismo alienante. Tra buio e luci intermittenti, una perentoria voce fuori campo comanda il dark o il light sulla scena aggiungendo lapidarie espressioni. Con i danzatori sempre in movimento. Con testa e spalle abbassate, si posizionano in gruppo simili agli zombie per poi scomporsi scrivendo nei loro corpi brevi spot di vita quotidiana.In girum imus nocte et consumimur (Andiamo in giro la notte e siamo consumati dal fuoco), Roberto Castello riporta in scena una danza cinetica, tesissima, rigorosa, cinematografica e a tratti grottesca. Mentre una voce ripete e avvisa che la fine è vicina. I danzatori si distribuiscono sul palcoscenico in modo frontale, laterale, di spalle in un vagare notturno che li sorprenderà smembrandoli. Come posseduti e possessori del ritmo che costruisce i loro corpi in una trance percettiva che deforma i tratti e invade il corpo. Un'alterazione che esalta l'individualità disponendola ad aprirsi all'altro con le dovute cautele. Con il sottofondo di una musica, un suono che dapprima urtante si fa sempre più coinvolgente. Una luce fredda scansiona le pareti disegnando tagli geometrici, corridoi, porte, angoli, strade, che salgono e scendono, che aprono e chiudono lo spazio scenico. Roberto Castello nato a Torino nel 1960, è danzatore, coreografo e insegnante. Esponente del pessimismo della ragione usa la performance contro la società dello spettacolo. Il suo unico ottimismo lo riversa nella vitalità comunicativa delle sue creazioni, nella relazione con il pubblico non selezionato al quale non ha mai smesso di rivolgersi. da ritenersi il più ideologicamente impegnato e scomodo tra i coreografi che hanno fondato la danza contemporanea in Italia. E nel nuovo modello organizzativo e produttivo che ha creato ALDES, una comunità di autori, una residenza che esercita sul territorio la difficile arte di resistere al deserto che avanza con cui conduce sperimentazioni tra danza, arti visive e nuove tecnologie.
In girum imus nocte et consumimur igni
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danza
Quando
Lun 09 Ottobre 2017
Costo e Target
A pagamento