Un omaggio fotografico a Matera 2019 da parte di studenti e insegnanti di 28 Paesi europei

Inaugurazione della mostra "Visions from Europe"

Visions from Europe promuove una visione originale e contemporanea di Matera e della Basilicata attraverso lo sguardo di56 fotografi europei. Un docente ed uno studente per ognuna delle 28 scuole di fotografia di 28 nazioni europee invitate, si sono recati a Matera, tra aprile e luglio 2019, per realizzare una propria personale produzione di immagini fotografiche che comporranno il corpo della ricerca iconografica per Matera 2019. Nel corso del progetto sono stati realizzati vari incontri pubblici con gli autori, che hanno presentato la loro attività di ricerca e di produzione fotografica. 

La mostra è il risultato di un lavoro mai tentato prima, una visione del territorio di Matera e dei suoi abitanti realizzata in esclusiva per un progetto di didattica internazionale che ha permesso di realizzare una produzione in cui ognuno dei partecipanti ha sviluppato la propria idea e le proprie caratteristiche stilistiche, di genere e di soggetto, nella massima libertà espressiva. 

Il loro lavoro si è sviluppato nell'arco di tre mesi, sono state prodotte migliaia di immagini di cui è stata fatta una prima selezione dagli stessi autori e successivamente sono state scelte le opere fotografiche che compongono questa mostra esclusiva. L’esposizione si compone di circa centocinquanta fotografie che esprimono valori artistici, sensibilità formale e caratteristiche generazionali differenti poiché per ogni diversa nazione c'è stata una doppia produzione da parte di docente e studente con modalità legate all'età o all'esperienza. Il risultato è una stupefacente costruzione della visione di Matera, la mostra propone gli aspetti più o meno noti della città dei sassi, della vita quotidiana e della svolta turistica a cui ha contribuito il conferimento del titolo di Patrimonio dell'Umanità. L'uso del linguaggio fotografico più contemporaneo e la lettura internazionale della città sono il perno su cui si è realizzata una iconografia di ricerca e sperimentazione formale e di grande spessore sociale.

La mostra è a cura di Francis Kohn e Cosmo Laera.

Photo credit: Marco Longari