Cosmodrone personale di Raffaele Petralla e

Must Exhibit

è il progetto del Must Matera  che apre le sue porte all’allestimento di eventi d’arte contemporanea che si fondono con gli antichi spazi scavati nella roccia. Must Exhhibit mette insieme le lezioni del passato con i segni di un presente ed un futuro tutto da costruire. 

“The Human Ambient” è il concorso fotografico promosso dall’Associazione Matiff ed inserito nella programmazione del Festival 2020-2021.
Un progetto fotografico sostenuto anche dal Dipartimento Ambiente ed Energia della Regione Basilicata e patrocinato dal Comune di Matera, allestito per la sua presentazione all’interno delle sale di Palazzo Lanfranchi, in concomitanza con le Giornate Europee del Patrimonio 2021.
Il tema dell’allestimento è la promozione culturale e turistica e la salvaguardia del territorio, è un viaggio per immagini, che esplora i percorsi di scoperta dell’uomo: di sé stesso e dell’ambiente che lo circonda.
È anche un racconto visivo di territori che mutano e si trasformano: a vantaggio dell’uomo o in alcuni casi, a svantaggio dell’uomo con l’evidenza dei cambiamenti climatici, segno dell’inevitabile risposta della natura allo sfruttamento incontrollato dell’uomo.

COSMODROME è la personale dell fotografo di Raffaele Petralla, una documentazione fotografica che ha origine dal distretto di Mezen in Russia, al confine con il circolo polare artico. Un fermare in immagini la pericolosità e la tossicità dei razzi spaziali che si sganciano dai satelliti in orbita e ricadono accidentalmente nell’area situata su un confine militare.  
Le due mostre raccontano del viaggio di scoperta degli uomini e delle donne attraverso sé stessi e l’ambiente che li circonda, utilizzando nel caso dell’esplorazione di COSMODROME, i mezzi a disposizione di un ambiente ostico e ostile, il Circolo Polare Artico e la vicinanza con una stazione spaziale a costruire strumenti per la caccia e la pesca.
Questo viaggio in terre lontano ha delle similitudini con il viaggio intrapreso dai nostri avi che si insediarono in un ambiente ostile e lo plasmarono come luogo adatto alle attività umane e allo sviluppo di una città ininterrottamente abitata nella sua storia millenaria. Questa ricerca affine con il progetto del MUST – Matera Underground Stories and Traditions, ha aperto una collaborazione, portando l’allestimento nel complesso ipogeo che si apre alla comunità con questo evento.
L’obiettivo è infatti quello di aprire gli spazi del museo, che racconta storie di resilienza e di tradizioni, intreccia storie personali e memoria collettiva, con altri racconti, altre storie di esplorazione, di resilienza, in un continuum tra passato, presente e futuro, che rivela l’universalità della ricerca e del lavoro resiliente di adattamento o stravolgimento della natura.