dal braccio della morte alla vita

Il ritmo mai uguale ed imprevedibile dell’oceano con le sue movenze: è il ritmo dell’ intero spettacolo.

Le linee melodiche lo accompagnano, in un viaggio dal vecchio al nuovo mondo dove l’attore in scena, muove sguardi, segni, suggestioni , ad occhi chiusi ed aperti  cercando di ricreare nello spettatore, smarrimenti aprendo nuovi spazi a visioni e a realtà sconosciute.

Lavorare al testo è stato anche un modo per trovare una forma linguistica che reinventa e ricompone suggestioni e memorie, e così, la semina, il pane, il viaggio,  diventano forme evocative e poetiche che hanno portato ad inserire in alcuni momenti, l’uso del dialetto come fatto di tradizione ma anche pensiamo di contemporaneità.