Gli APACHE erano un popolo nomade nativo dell'area sud occidentale dell'America Settentrionale e il suo significato è nemico. Apache è anche una parola che assume un significato fortissimo molto lontano dalla sua terra natia. Negli 60 a Matera diventa la parola che nomina i materani abitanti del quartiere Serra Venerdì; uno dei primi rioni abitato da chi lasciava di Sassi, e che contraddistingueva gli abitanti di un fortino isolato, con una forte identità visiva e comunitaria. Attraverso il teatro ci metteremo sulle tracce delle trasformazioni di questa parola/identità, del potere evocativo che ancora possiede e che cosa significa per le nuove generazioni.Che valore ha nominarsi ed essere nominati? Che potenza hanno le parole quando hanno a che fare con la definizione delle identità e del valore dei rapporti tra le persone?Cercheremo connessioni con la dimensione contemporanea degli abitanti di Serra Venerdì e una città che vuole scegliere per il suo futuro, e declinare in vari modi il suo diritto a partecipare a costruire una comunità. Costruire un Totem di storie, riunirsi intorno al fuoco, per festeggiare un rito di passaggio per alimentare e tenere accese le parole e i significati senza bruciare nella moltitudine tutto ciò su cui abbiamo costruito.Un laboratorio per preparare un grande rito collettivo che coinciderà con la fine del festival, coinvolgendo lintero quartiere e i suoi abitanti. Una sorta di allenamento alla partecipazione, in cui creare occasioni di incontro e scambio trasformandole in azione teatrale.Gli APACHE erano un popolo nomade nativo dell'area sud occidentale dell'America Settentrionale e il suo significato è nemico. Apache è anche una parola che assume un significato fortissimo molto lontano dalla sua terra natia. Negli 60 a Matera diventa la parola che nomina i materani abitanti del quartiere Serra Venerdì; uno dei primi rioni abitato da chi lasciava di Sassi, e che contraddistingueva gli abitanti di un fortino isolato, con una forte identità visiva e comunitaria. Attraverso il teatro ci metteremo sulle tracce delle trasformazioni di questa parola/identità, del potere evocativo che ancora possiede e che cosa significa per le nuove generazioni.Che valore ha nominarsi ed essere nominati? Che potenza hanno le parole quando hanno a che fare con la definizione delle identità e del valore dei rapporti tra le persone?Cercheremo connessioni con la dimensione contemporanea degli abitanti di Serra Venerdì e una città che vuole scegliere per il suo futuro, e declinare in vari modi il suo diritto a partecipare a costruire una comunità. Costruire un Totem di storie, riunirsi intorno al fuoco, per festeggiare un rito di passaggio per alimentare e tenere accese le parole e i significati senza bruciare nella moltitudine tutto ciò su cui abbiamo costruito.Un laboratorio per preparare un grande rito collettivo che coinciderà con la fine del festival, coinvolgendo lintero quartiere e i suoi abitanti. Una sorta di allenamento alla partecipazione, in cui creare occasioni di incontro e scambio trasformandole in azione teatrale.Gli APACHE erano un popolo nomade nativo dell'area sud occidentale dell'America Settentrionale e il suo significato è nemico. Apache è anche una parola che assume un significato fortissimo molto lontano dalla sua terra natia. Negli 60 a Matera diventa la parola che nomina i materani abitanti del quartiere Serra Venerdì; uno dei primi rioni abitato da chi lasciava di Sassi, e che contraddistingueva gli abitanti di un fortino isolato, con una forte identità visiva e comunitaria. Attraverso il teatro ci metteremo sulle tracce delle trasformazioni di questa parola/identità, del potere evocativo che ancora possiede e che cosa significa per le nuove generazioni.Che valore ha nominarsi ed essere nominati? Che potenza hanno le parole quando hanno a che fare con la definizione delle identità e del valore dei rapporti tra le persone?Cercheremo connessioni con la dimensione contemporanea degli abitanti di Serra Venerdì e una città che vuole scegliere per il suo futuro, e declinare in vari modi il suo diritto a partecipare a costruire una comunità. Costruire un Totem di storie, riunirsi intorno al fuoco, per festeggiare un rito di passaggio per alimentare e tenere accese le parole e i significati senza bruciare nella moltitudine tutto ciò su cui abbiamo costruito.Un laboratorio per preparare un grande rito collettivo che coinciderà con la fine del festival, coinvolgendo lintero quartiere e i suoi abitanti. Una sorta di allenamento alla partecipazione, in cui creare occasioni di incontro e scambio trasformandole in azione teatrale.Gli APACHE erano un popolo nomade nativo dell'area sud occidentale dell'America Settentrionale e il suo significato è nemico. Apache è anche una parola che assume un significato fortissimo molto lontano dalla sua terra natia. Negli 60 a Matera diventa la parola che nomina i materani abitanti del quartiere Serra Venerdì; uno dei primi rioni abitato da chi lasciava di Sassi, e che contraddistingueva gli abitanti di un fortino isolato, con una forte identità visiva e comunitaria. Attraverso il teatro ci metteremo sulle tracce delle trasformazioni di questa parola/identità, del potere evocativo che ancora possiede e che cosa significa per le nuove generazioni.Che valore ha nominarsi ed essere nominati? Che potenza hanno le parole quando hanno a che fare con la definizione delle identità e del valore dei rapporti tra le persone?Cercheremo connessioni con la dimensione contemporanea degli abitanti di Serra Venerdì e una città che vuole scegliere per il suo futuro, e declinare in vari modi il suo diritto a partecipare a costruire una comunità. Costruire un Totem di storie, riunirsi intorno al fuoco, per festeggiare un rito di passaggio per alimentare e tenere accese le parole e i significati senza bruciare nella moltitudine tutto ciò su cui abbiamo costruito.Un laboratorio per preparare un grande rito collettivo che coinciderà con la fine del festival, coinvolgendo lintero quartiere e i suoi abitanti. Una sorta di allenamento alla partecipazione, in cui creare occasioni di incontro e scambio trasformandole in azione teatrale.Gli APACHE erano un popolo nomade nativo dell'area sud occidentale dell'America Settentrionale e il suo significato è nemico. Apache è anche una parola che assume un significato fortissimo molto lontano dalla sua terra natia. Negli 60 a Matera diventa la parola che nomina i materani abitanti del quartiere Serra Venerdì; uno dei primi rioni abitato da chi lasciava di Sassi, e che contraddistingueva gli abitanti di un fortino isolato, con una forte identità visiva e comunitaria. Attraverso il teatro ci metteremo sulle tracce delle trasformazioni di questa parola/identità, del potere evocativo che ancora possiede e che cosa significa per le nuove generazioni.Che valore ha nominarsi ed essere nominati? Che potenza hanno le parole quando hanno a che fare con la definizione delle identità e del valore dei rapporti tra le persone?Cercheremo connessioni con la dimensione contemporanea degli abitanti di Serra Venerdì e una città che vuole scegliere per il suo futuro, e declinare in vari modi il suo diritto a partecipare a costruire una comunità. Costruire un Totem di storie, riunirsi intorno al fuoco, per festeggiare un rito di passaggio per alimentare e tenere accese le parole e i significati senza bruciare nella moltitudine tutto ciò su cui abbiamo costruito.Un laboratorio per preparare un grande rito collettivo che coinciderà con la fine del festival, coinvolgendo lintero quartiere e i suoi abitanti. Una sorta di allenamento alla partecipazione, in cui creare occasioni di incontro e scambio trasformandole in azione teatrale.
La Festa Apache + Videoproiezione ''A chi hai detto Apache?''
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teatro
Quando
Sab 29 Luglio 2017
Costo e Target
Gratuito