Soliloquio dalla fossa
Teatro delle Albe / Marco Martinelli
di Marco Martinelli | ideazione Marco Martinelli, Ermanna Montanari | con Alessandro Argnani | musica Cristian Carrara eseguita dal vivo da Christian Ravaglioli
regia Marco Martinelli | produzione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro in collaborazione con Teatro La Cucina/Olinda
๏ Venrdì 18 marzo h. 19:00 / botteghino h. 18:30
๏ Sabato 19 marzo h. 18:00 / botteghino h. 17:30
๏ Sabato 19 marzo h. 18:00 / botteghino h. 17:30
Presso IAC Centro Arti Integrate - via Casalnuovo 154, Matera
Duarata: 40 minuti
Ingresso: 5 €
Ingresso: 5 €
Posti limitati, prenotazione consigliata attraverso il form: https://forms.gle/zeS9T2fw74Yx7PsM6
Slot Machine racconta la caduta vertiginosa di un giocatore, di un annegare nell’azzardo, dove ogni legame affettivo viene sacrificato sull’altare del niente.
Amara è la sua fine e, nel suo malato sogno di potenza, delira da solo dal fondo di un fossato di campagna, colpito a morte dai suoi strozzini, allo stesso tempo vittima e carnefice di se’ stesso.
Amara è la sua fine e, nel suo malato sogno di potenza, delira da solo dal fondo di un fossato di campagna, colpito a morte dai suoi strozzini, allo stesso tempo vittima e carnefice di se’ stesso.
Il gioco è una sfinge.
Come una sfinge, ci interroga sulla nostra natura.
E se siamo noi a interrogarlo, a interrogarne il concetto, l’essenza, la presenza millenaria nella storia dell’umanità, come un oracolo antico ci fornisce risposte ambigue: il gioco può manifestarsi come la voragine dell’autodistruzione solitaria, oppure, al contrario, come il senso più alto e bello dello stare insieme, del miracolo della convivenza. Il gioco può rivelarsi strumento demonico o danza angelica, inferno o paradiso, perché va al fondo della nostra enigmatica natura umana.
Come una sfinge, ci interroga sulla nostra natura.
E se siamo noi a interrogarlo, a interrogarne il concetto, l’essenza, la presenza millenaria nella storia dell’umanità, come un oracolo antico ci fornisce risposte ambigue: il gioco può manifestarsi come la voragine dell’autodistruzione solitaria, oppure, al contrario, come il senso più alto e bello dello stare insieme, del miracolo della convivenza. Il gioco può rivelarsi strumento demonico o danza angelica, inferno o paradiso, perché va al fondo della nostra enigmatica natura umana.
Il bivio è lì, davanti ai nostri occhi incerti e titubanti di pellegrini, e non vi è nessuna guida sicura che possa suggerirci la strada: è la nostra sorte che è in gioco, e tocca a noi e solo a noi scommettere su quale via prendere. E la scommessa non la si fa una volta per tutte: è una sfida da rinnovare ogni giorno, ad ogni ora di ogni giorno il bivio si ripresenta, implacabile.
Dobbiamo puntare, in fondo, sulla strada da percorrere, è il nostro destino, la nostra destinazione: e siamo incastrati, non ci è possibile non scegliere, non possiamo non stare al gioco, al gioco della vita e della morte, non possiamo eludere e scappare. Il prezzo,
e le conseguenze della giocata, saremo solo noi a pagarli: quel che, forse, possiamo e dobbiamo scegliere, è da chi e da che cosa lasciarci afferrare.
e le conseguenze della giocata, saremo solo noi a pagarli: quel che, forse, possiamo e dobbiamo scegliere, è da chi e da che cosa lasciarci afferrare.
Marco Martinelli
Rassegna teatrale
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referente
Per informazioni sull'evento:
Barbara Scarciolla
Telefono: 3209755059
Email: scarciollabarbara@gmail.com
Quando
Ven 18 Marzo 2022
Sab 19 Marzo 2022
dalle h 18.00 alle h 18.40
dalle h 19.00 alle h 19.40
Costo e Target
A pagamento
Adatto a tutti, Adatto alle famiglie, Adatto alle scuole, Adatto ai giovani 16 - 30, Adatto a pubblico di settore, Adatto agli adulti